ENPA e gli interessi personali dietro le adozioni dei cani , ovvero chi decide veramente sulle adozioni ?
Vi racconto quanto accaduto :
Due settimana fa vengo informata tramite una pubblicazione su Facebook che ENPA (Ente Nazionale Protezione Animali) da in adozione un levriero afgano maschio di 4 anni. Mi attivo subito in quanto interessata. Mi dicono che il cane si trova in un canile in Spagna. Chiedo informazioni sulla sua storia. Mi dicono che è stato ”trovato” in Toscana e portato in Spagna. Che sono risaliti attraverso il cip al suo padrone e questo l’abbia ceduto. Mi sembra strano… Ma comunque per me non è importante. Chiedo solo se il cane è sano. Mi dicono di si, che è tutto a posto, è stato sterilizzato.
Vivo una casa-studio di 460 mq su 2 piani da quali 120 mq di terrazzo in un quartiere residenziale a Milano. Passo quindi grand parte del mio tempo in casa.
Ho sempre avuto levrieri afgani da quando ero piccola.
Conosco molto bene questo tipo di cani ! Sono delicatissimi e hanno bisogno di molta cura.
ENPA
Sono vegana da molti anni perche io gli animali li amo veramente (al punto di non mangiarli) . Sono profondamente infastidita dal loro maltrattamento e il loro sfruttamento per far cibare l’uomo. Testimonio che si vive 100 volte meglio e più sano mangiando vegan.
Mio ultimo cane levriero afgano (molto simile al cane che ho trovato da adottare) è mancato di vecchiaia a oltre 12 anni a dicembre 2016. Al lui davo da mangiare sia crocchette vegane che cibo vegano umido da me cucinato. Lui da solo nel arco di tempo preferiva il cibo alle crocchette. Ha vissuto sano e felice , senza problemi di salute.
Non ho mai lasciato il cane da sola, lui ha sempre viaggiato con me per vacanze e lavoro.
Se non potevo portare il cane con me in vacanza, non andavo !
ENPA
Anche a Cannes durante il Festival, il cane era sempre con me . Dormiva nella mia stanza nella lussuosa villa che abbiamo affittato a posta per poter portarlo con me.
Il mio cane aveva un parrucchiere personale che si occupava del suo pelo, perche è la caratteristica della sua razza. Era tenuto pulito, profumato e pettinato. .
Conosco benissimo questa razza perche li ho sempre avuti da quando ero piccola. Quindi nessuno meglio di me non conosce come gestirli e curarli.
Con questa premessa ho scritto su Facebook alla persona di contatto è mi è stato detto che il cane si trova in Spagna da una certa Sara Lazzari. Contatto Sara e dopo diversi dialoghi li mando le foto. Lei vede le condizioni della mia casa e del mio terrazzo e mi da il link per scrivere a ENPA e seguire la procedura.
Vengo contatta il giorno dopo da un certo Gilberto Donghi che mi dice che le condizioni di adozioni sono : una donazione di 300 euro verso ENPA e che deve venire a fare sopraluogo per vedere dove alloggerà il cane. Ci mettiamo d’’accordo, viene, vede , parliamo e mi dice che il cane arriverà a Bergamo il 17 di giugno.
Tutto ok !
Dopo 3 ore ricevo una mail dove questo Gilberto Donghi mi informa quanto potete leggere:
‘’non possiamo accogliere la sua domanda di adozione’’. Chiedo spiegazioni ma non ricevo risposte.
Chiedo a Sara Lazzari. Essa mi risponde male senza darmi una motivazione valida.
Chiamo al telefono Daniela Trevisan , racconto la storia e chiedo spiegazioni anche a lei.
Mi risponde quello che potete leggere:
Insomma, nonostante era tutto ok, improvvisamente e senza motivo non sono idonea ! A loro parere ”non è sufficiente” per quel cane.
Allora mi sorge un dubbio : ma queste associazioni a cosa servono se non per dare cani in adozione? Qual’è la loro funzione? Non è che per caso coprono qualche altro interesse ?
Per caso qualcuno ha interesse a tenersi i cani in canile per avere una giustificazione di tenere i canili aperti a spese dei contribuenti e dei donatori ?
Forse i finanziamenti e le donazioni per le adozioni fanno si che qualcuno sotto sotto si fa interessi suoi?
Probabile!
ENPA
Perche se cosi non fosse, quel cane me l’avrebbero dato. Nessuno è più idoneo di avere un afgano se non chi ha già esperienza con cani di questa delicatissima razza.
Ho intenzione di andare fino in fondo a questa storia ingiusta.
Questo articolo che sarà posizionato in alto sui motori di ricerca di Google. In questo modo qualsiasi persona che ha a che fare con ENPA o con altre associazioni di volontariato canile possa venire alla conoscenza di questa storia.
Condividerò l’articolo su tutti i social network dei miei profili e delle pagine pubbliche mie e dei miei amici.
Mi dispiace per centinaia di volontari in tutta Italia che svolgono con serietà e devozione il loro lavoro di beneficienza per ENPA. Sicuramente trovare famiglie che adottano cani non è facile !
Allego le mie foto insieme al mio vecchio cane e lascierò in pasto all’opinione pubblica a decidere se io sono o non sono idonea come padrona adottiva di quel cane !
Chi sa se questo fatto metterà in buona luce ENPA , oppure se il presidente di questa associazione è o non è al corrente di quello che succede ”sul territorio” e delle regole di prepotenza che ognuno fa senza dare conto ?
Staremo a vedere !
Intanto il mio blog è collegato con tutti i social network, la mia pagina pubblica di Facebook conta oggi 14.321 seguaci ma il mio network di lavoro raggiunge in totale quasi 100.000 utenti.
Nei prossimi giorni l’articolo sarà posizionato su tutti i motori di ricerca.
Aggiornamento:
Sono stata contattata dal Assessore G.Comazzi di Comune di Milano, al quale ringrazio per aver dimostrato interesse per la faccenda. Mi ha informato che ENPA è una associazione indipendente che ha lo stesso presidente da 20 anni. Non posso svelare (per il rispetto del gentile assessore) altre informazioni, ma io andrò avanti a chiarire per vie legali, non tanto per avere il cane perche è chiaro che oramai si sono puntati contro di me e non me lo daranno mai, ma per portare alla luce la miseria che sta dietro queste associazioni che sotto la copertura di una etica animalista in realtà spesso sfruttano gli animali per poter farsi i propri intralazzi. Mi fermo qua per ora.