Avvocato dell’anno chiude con successo il caso del sequestro del gatto Grum ! Avete letto bene, esatto ! Grum è tornato a casa sua, nella sua famiglia ! Cosi com’è giusto che sia !
Anelia Kancheva, la proprietaria del gattino Grum insieme alla sua famiglia ringrazia Tutti per le 65.000 firme della petizione e i centinaia di messaggi di solidarietà arrivati.
ll merito del successo di questa operazione legislativa è del avvocato Stefano Sutti, nominato e premiato come L’AVVOCATO DELL’ANNO 2017 da parte di Le Fonti
Stefano Sutti Avvocato dell’anno
Avvocato Stefano Sutti è titolare dello Studio Legale Sutti che si è occupato e impegnato costantemente insieme alla avvocatessa Isabella Corlaita e alla esperta di marketing e comunicazione Ada Cattaneo a trovare la migliore e breve strada per porre fine al ingiustizia subita dalla sua cliente. Tifando soprattutto per il bene dell’animale, i legali sono riusciti a far tornare Grum nella sua famiglia, grazie al aiuto del nuovo magistrato in questo caso Tiziana Siciliano.
Tuttavia la notizia , o meglio il messaggio è anche un altro : in una società come questa di oggi, nella quale i valori morali e i sentimenti pare che non siano ne termini e ne clausole legislative valide, si trovano fortunatamente persone Serie e Sensibili come Loro, in grado di comprendere un dolore che trascende la lettera della Legge e si impegnano a fare GIUSTIZIA .
ada cattaneo
L’assurdo sequestro di un piccolo (7 mesi) e innocente gatto non è un fatto quotidiano qualsiasi che va ignorato, anzi !
Fa riflettere sugli errori della giustizia che, anziche aprire gli occhi sulle vere e gravi problematiche sociali le ignora e mobilità una squadra di 6 persone per sequestrare un gatto ! Assurdo, vero?
Dopo aver pubblicato il 12 gennaio il primo articolo su questa allucinate faccenda che puoi leggere QUI, ho ricevuto nella posta privata oltre 200 mail di persone giustamente infastidite, incazzate con la ‘’giustizia’’ e toccate sentimentalmente dalla notizia ! Eh si, hanno ragione ! Perche mentre un magistrato ( Eugenio Fusco in questo caso) si alza a mattina e insieme ad un cancelliere emettono un mandato, sulla loro scrivania ci sono decine e sui scaffali forse centinaia di dossier di casi notevolmente più gravi che li aspettano. Mentre loro si preoccupano di mobilitare personale pubblico per portare via un gatto innocente dalla sua famiglia e sbatterlo in una gabbia di ferro, alla Stazione Centrale di Milano i spacciatori girano liberamente. Vogliamo parlare poi di casi di delinquenza quotidiana che succedono tutti giorni e non trovano mai ne voce e ne giustizia ? Forse perche chi li deve risolvere è impegnato in altre faccende (come questa del gatto) o semplicemente le ignora perche non li tocca personalmente.
Avvocato dell’anno
Leggiamo quanto segue nel comunicato dello Studio Legale Sutti , i risolutori del caso :
La questione NON E’ FINITA, chiaramente: l’indagine resta aperta, il sequestro per il momento è tuttora in essere. Ma la cosa importante e di cui crediamo si possa essere tutti soddisfatti è che Grum intanto è tornato a casa, e salute permettendo sarà ancora vivo per vederne la fine.
‘’L’Italia ha una legislazione molto repressiva e restrittiva (alcuni dicono “avanzata”) in materia di animali da compagnia. Alcuni animali sono indubbiamente vietati, e questo anche lodevolmente a tutela del bracconaggio che possa coinvolgere specie selvatiche potenzialmente a rischio, oltre che naturalmente per la possibile pericolosità dell’animale. Le legge vigente, d’altronde, NON considera minimamente i caracat, che sono ibridi che non esistevano neppure al momento della formazione dell’elenco degli animali vietati, e che in natura non esistono neppure, né come selvatici né come randagi, essendo deliberatamente prodotti come animali da compagnia.
Inoltre, dato che quelli come Grum producono prole feconda con i gatti domestici – a differenza ad esempio di cavalli ed asini, che come noto producono solo muli sterili – appartengono per definizione alla specie dei gatti, di cui rappresentano una razza.
La popolazione europea è l’unica al mondo ad avere una percentuale di DNA di provenienza Neanderthal, ma siccome ci riproduciamo con gli altri esseri umani nessuno suppone per questo che non andiamo considerati parte della specie homo sapiens.
Questa tesi è stata almeno implicitamente fatta propria dalle autorità di frontiera non solo cece e bulgare, che non hanno sollevato obbiezioni al passaggio dell’animale, ma da quelle ITALIANE che ne hanno consentito l’importazione dopo averne verificato razza e identità dal chip dell’animale e dai suoi documenti, quando lo stesso è stato trasferito in Italia per cure veterinarie urgenti;
e altresì dal personale della clinica, che diversamente sarebbe stato tenuto all’obbligo di referto degli esercenti le professioni sanitarie.
– Se anche la legislazione italiana vietasse o dovesse vietare in futuro per qualsiasi ragione i caracat, è nostra opinione che il giudice italiano abbia il dovere di considerarla illegittima e disapplicarla per violazione della normativa europea. In particolare, all’interno della UE vige come noto la libera circolazione di persone, capitali, servizi e beni (in cui sono inclusi anche gli animali).
Esiste bensì una riserva, che consente ai singoli stati di vietare l’importazione di merci od oggetti pericolosi per la salute e sicurezza dei consumatori e dei cittadini in generale. Ma ad esempio già nel 1987, in relazione ad una normativa tedesca che consentendo formalmente l’importazione di birra da altri paesi europei ma a condizione che fosse… fabbricata con acqua tedesca, la Corte di Giustizia ha espressamente dichiarato che perché la norma non venga considerata un tentativo di introdurre barriere non-tariffarie per eludere la libertà di circolazione, è onere dello stato dimostrare che sussiste davvero una pericolosità particolare rispetto ad altri oggetti o categorie di oggetti.
Ora, il pericolo sostanziale rappresentato da un caracat per un essere umano, rispetto ad un cane selezionato e addestrato per la difesa e che pesa dal doppio al triplo, o rispetto ad suino adulto o a un cavallo imbizzarrito, è ovviamente risibile, e sotto questo profilo eventuali restrizioni a favore dei gatti “nostrani” non possono essere applicate nel nostro ordinamento.
Anche se noi siamo uno studio “business”, che si occupa soprattutto di società, diritto internazionale e proprietà industriale, abbiamo accettato questo caso perché difficilmente la padrona di Grum avrebbe trovato qualcuno con la massa critica, la visibilità, le risorse tecniche (di diritto penale, diritto amministrativo, diritto comunitario…) e la capacità di comunicazione che è in grado di dispiegare uno studio del nostro livello, dato che non penso tanti dei nostri concorrenti sarebbero così interessati ad occuparsi di salvare un cucciolo malato.’’
Loro, lo Studio Sutti l’hanno fatto invece e hanno vinto !
È questa la conferma della Grandezza e della pool position di un Professionista !
Ben tornato a casa Grum !
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