L’ultimo trend in fatto di STAR da seguire sono proprio gli influencer avatar, creature create ad hoc da artisti per i grandi brand o per il proprio piacere artistico. Perche tutto questo interesse per essere innanimati? Lo scopo della sfida è quello di indagare la presa (e perche no la sostituzione) di un soggetto inesistente su un comune essere umano.
A quanto pare ha funzionato alla grande e sono nati i primi VIRTUAL INFLUENCER che in breve tempo hanno milioni di followers sui Social Media e sono in continua apparizione nuovi.
amira-di-transilvania
Questo fatto riflette la capacità sempre crescente delle generazioni contemporanee di relazionarsi emotivamente con l’irreale.
Ragazzi, è finita l’era delle 4 sgallettate che con le loro fottine volgarotte hanno preso potere sul web, sono diventate influencer, sono state anche pagate per acquistare cosi un po di fama e molta, troppa arroganza senza contenuto. Il loro post è una sedia con solo 3 piedi destinata a cadere al più presto.
Nel loro posto le corporation hanno inventato le VIRTUAL INFLUENCER, humanoidi, robot, esserei virtuali 3D a fine di sostituirle.
amira di transilvania sepolta nella cabina armadio
Le cosi dette ”intelligenze artificiali” e le ”bellezze artificiali” saranno pilotate CON CRITERIO e ogni Corporation avrà la sua squadra personale di testimonial virtuali che faranno al meglio i loro interessi mediatici.
Dietro queste figure in 3D un esercito di professionisti, psicologi, sociologi, autori, disegnatori e altre teste brillanti trasformerano le matematiche virtuali e le figure in 3D in veri divulgatori professionisti.
Gli avatar insomma permettono di diversificare i contenuti web, offrire esperienze, e nel contempo controllare il budget.
Perché sono stati creati degli avatar?
I dati parlano chiaro: gli influencer virtuali sono richiestissimi,
oggi vantano milioni di follower e un engagement rate in linea con quello degli influenzatori reali. L’elemento di performance e comunicazione è quindi innegabile.
Si tratta di prodotti digitali di grande realismo ma anche no, personaggi dall’aspetto fisico accattivante ma allo stesso tempo con piccole imperfezioni che le rendono più vere.
Ognuno con il proprio archivio di storytelling e il proprio branding costruito a tavolino: non solo bellezza e personalità ma anche carattere, valori morali, simpatia, impegno sui temi sociali ed etici,,ecc.
Aggiungiamo anche un efficace interazione con i follower, condividendo anche momenti di vita ‘vera’ come il dover passare in tintoria, fare i bagagli o eseguire la propria beauty routine quotidiana, e insomma , il gioco è fatto !
amira virtual influencer
Perché ai brand piacciono tanto questi nuovi avatar virtuali?
Le ragioni sono più d’una.
1- Fanno esattamente quello che si dice loro e, proprio per questo, non rischiano di creare danni di immagine e reputazione con il loro comportamento extra-contrattuale.
2- Si possono costruire con un’estetica “su misura” e altamente veritiera, ma senza rinunciare a quei tocchi fantasy e leziosi (dagli occhi eccessivamente grandi ai 2 dentiti appuntiti) che piacciono soprattutto alla generazione Z.
influencer avatar
3- Secondo il report Unreality la verità è che l’umanità è alla ricerca di nuove verità e nuovo senso, e lo sta cercando nel mondo virtuale. Il punto è: a cosa serve la realtà se un digital influencer può proporre contenuti interessanti?
4- Incarnano esattamente la visione creativa e i valori del brand. Parlano tutte le lingue e sostengono l’importanza della consapevolezza ecologica. Le sue espressioni sono basate su quelle di una persona reale.
amira attrice
5- Mentre quelli umani sono imprevedibili e capaci di scontentare l’audience – nonché le aziende che gli danno da mangiare – ciò non succede con quelli virtuali. Che forse comunicano meglio degli umani.
6- I costi contenuti per la produzione è il completo controllo ! Per le aziende lavorare con gli avatar rappresenta un grande potenziale di crescita, perché oltre ad essere personalizzabili, non presentano tutte le implicazioni di tipo ‘umano’ che una modella, un testimonial o un influencer possono comportare: contratti, compensi, imprevisti personali, capricci e quant’altro.
avatar influencer
7- Gli avatar possono rappresentare la vita ideale e tutto ciò che un utente cerca sui social network, basta un’analisi attenta e un bravo grafico, invece che un intero team di truccatori/parruccUn avatar influencer permette al brand di controllare in maniera immediata la sua comunicazione, sfruttandola per veicolare i propri valori in maniera diretta e totalizzante.
8- Gli avatar non possono incappare in gaffe da social, permettendo così ai brand di non dover affrontare spiacevoli incidenti dovuti al cattivo comportamento dell’influencer.
9- Il mondo dei virtual influencer può permette ai brand di abbattere i costi di un influencer “reale”…. quindi meno spese di produzione.
virtual-influencer
10-I virtual influencer fanno sia da testimonial che da influencer, quindi è un servizio 2 in 1 che riduce ulteriormente i costi e incrementa maggiormente i rating di ogni operazione,
11-Qualsiasi real influencer , anche la più importante ha un altissimo incremento di dislike, disapprovazioni e insulti per via della sua natura umana. Questo incremento negativo quasi non esiste verso la virtual influencer in quanto (ancora) nessuno insulta un robot.
12-a differenza di quelli reali, i virtual influencer restringono l’aria dei seguaci ad una nicchia più affidabile dove l’incremento della comunicazione è maggiore e di conseguenza la risposta del utente finale è piu efficiente in quanto lo possa essere una influencer reale che per fatturare accetta oramai qualsiasi proposta facendo si che l’attenzione su un pubblico distrae quella del resto.
In questo momento NON esiste una virtual influencer italiana.
Amira di Transilvania sepolta nella cabina armadio è la prima sul territorio. Vedi il suo profilo instagram
https://www.instagram.com/amira_di_transilvania/?hl=it
Maggiori dettagli nel prossimo articolo , leggi QUI.
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