Vi racconto le collezioni Milano Fashion Week 2018 viste da me :

Dicevo quindi la parola magica : Milano Fashion Week ….

 

Nonostante io non sono una fashion blogger e non mi stancherò mai di ripeterlo, qualche riflessione sulla moda di questa stagione mi tocca farla.

…con la premessa che anche io, come tutti gli esseri mortali mi sveglio a mattina con le occhiaie e voglia di uccidere chi mi parla prima di prendere il caffè.

…e anche con quella che durante la settimana della moda mi sono svegliata come una gazzella nella savana per correre più veloce dei fotografi.

…nonché per arrivare in tempo con il trucco non sfaldato dal caldo, facendo salti con i tacchi vertiginosi, facendo quindi slalom tra i binari del tram e i marciapiedi pieni di gente come domenica alla mensa comunale.

‘’Sai che picco fanno le foto scattate nella sfilata e pubblicate subito sui social?’’ sento nel rumore della strada. ‘’Si. Nessuno!’’ rispondo io.

Ma se proprio è il caso lo facciamo !

La moda delle passerelle è solo in passepartout della Vera Moda: quella della strada! Quella si che rispecchia veramente in che mondo stiamo vivendo. Ma li dedicherò un altro articolo , non questo. Questo è per le passerelle !

Dunque:

Donatella Versace ha rispolverato e ricopiato tale uguale tutti i modelli e tutte le stampe disegnate da Gianni 20 anni fa. E riuscita cosi (dopo 20 anni) a mettere in piedi una collezione che finalmente sa di Versace. Ha anche invitato le top model oggi over 50 per gridare al mondo che ‘’la bellezza salverà il mondo’’ senza mettere Dostoijevsky nei crediti della sfilata.

I disegnatori di Moschino (riposa in pace Franco e l’anima tua e meno male che non vedi più) hanno inventato una collezione per metà punk e per metà botanica. Abiti a forma di fiore con i quali puoi tranquillamente uscire di casa ma non cosi tranquillamente entrare in macchina. Suggerimenti ?

Prada con la scusa che ‘’il sexy non fa la moda’’ (citazione ripetitiva di Miuccia Prada …. perche lei non è sexy…mai stata ! ) propone in tutte le salse cappottini over size con i quali puoi andare a rubare al supermercato. Cosa centrano le stampe a fumetto non l’abbiamo capito fino alla fine sfilata. Sarà un omaggio a Castelbajac degli anni 90 che a sua volta omaggiava Versace degli anni 80 che a sua volta omaggiava Andy Wharol degli anni ‘’60 ? Può essere !

Fendi siccome doveva sfilare non so quante borse , per non mandare le modelle nude in passerella ha detto facciamo tutto a righe e fiori ! è righe fu !

Alessandro Michelle Gucci mantiene anche questa stagione le 3 promesse fatte a Francois Pinaut e ad Elton John & figli all’entrata nel Tempio (come attivisti societari scommetto) : di andare sù con il fatturato, di accontentare i clienti della neo-aristocrazia cinese e rimanere sempre fedele alle simbologie nascoste. Per portare Gucci sulla via retta della guccifyzione ! Con questo OCCHIO da per tutto poi….

Dolce e Gabbana hanno capito che il soldi si fanno anche con il gioco di carte napoletane (ma Domenico non era siciliano?) e le hanno stampate sugli abiti. Una passerella bisca come non si era mai vista ! Regine di cuori mischiate a regine di fiori, a regine, ma sopratutto a non-regine,

Interrotte di qualche vedova allegra (cullot e reggiseno in vista) che oramai è il mood riconoscibile della prestigiosa Maison.

Altre griff minore seguendo alla lettera il vangelo secondo Dolce e Gabbana hanno capito che educare piccoli mucciosi con D&G Junior è utile e meritevole al bilancio dell’azienda. Di conseguenza anche questa stagione dedicano capi di collezione ai piccoli e alle potenziali mammine. …sperando nel tramando genetico della griff preferita dalla mamma alla prode. In mancanza di altra eredità ci si inventano nuovi ‘’valori’’.

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